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Utilizzo del caso didattico per la formazione ECM in un ambiente di apprendimento
online
Università degli Studi di Firenze - LTE - Corso di Perfezionamento 2001-2002, area 4 - Tutor: Prof. M.Rotta |
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Da: Mario Rotta |
Dovreste aver ricevuto da Maria Ranieri un messaggio sulle date che abbiamo definito. La prima data utile per il colloquio finale resta lunedì 3 giugno, come seconda data quella più plausibile è il 22 giugno, sabato. Il sabato successivo, infatti, io sarò in viaggio e nel mese di luglio non so se passerò da Firenze. Spero che sia possibile per voi mettere insieme il gruppo in una delle due date, considerando che abbiamo pensato a un lunedì e a un sabato per agevolare qualsiasi tipo di spostamento. Un saluto Mario Rotta |
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Da: beppediliddo |
Ciao Giuseppe, grazie per gli auguri. Anche per Te vale l'invito fatto agli altri. Se avete idee, sono le benvenute. A presto. Beppe "giuseppe brancato" ha scritto: anch'io ho letto i libri ma non ho risposto ai questionari, se decidiamo una forma diversa fatemi sapere, felicitazioni al compagno di viaggio beppe salutoni giuseppe |
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Da: beppediliddo |
Ciao Vitalia, non preoccuparti dell'autoincensamento. L'impegno è evidente e la stima resta. Vada per l'asino vivo (per il momento!!!). Buona giornata! Beppe :- )) "Vitalia Murgia" ha scritto: Caro Beppe scusami ma forse nel tentativo di farti capire quanto sono impegnata e perche' non ti avessi subito manifestato una adesione entusiastica alla tua iniziativa mi sono autoincensata! Perdonatemi tutti anzi! Il mio intento vero era di dirti che pur apprezzando il tuo progetto non potevo certo dirti che aderisco tout court perche' siccome cerco di fare del mio meglio quando collaboro ad una lavoro comune non mi sembra corretto dare un'adesione e poi non riuscire a collaborare davvero. In questo periodo non tiro il fiato e ho gia' un bell'elenco di collaborazioni da eliminare e devo farlo per garantirmi la sopravivenza (meglio un asino vivo che un dottore morto!) ma non c'e' dubbio che per quello che posso saro' sempre disponibile ad un contatto per scambi di opinioni su progetti o su altri obiettivi che la tua struttura dovesse avere. un salutone Vitalia- - - - - Original Message - - - - - From: "beppediliddo" To: Sent: Thursday, May 09, 2002 4:00 PM Subject: [lte-2002-ecm] Senza parole ....... Già cara Vitalia, come va. Che fossi brava s'era capito, ma ..... Sono ammirato, non sapevo di questa esperienza e professionalità eccezionali. Davvero complimenti ! Mi spiace che non possa dedicarti anche alla mia iniziativa (poi chissà ... magari più avanti), comunque sappi che l'offerta dello spazio per promuoverti e promuovere le associazioni cui partecipi e che dirigi è sempre aperta (potrebbe essere un altro modo per pubblicare materiale che già hai prodotto, e poi si potrebbe trovare qualche pediatra locale, o specializzanda, che possa curare più da vicino questa cosa). In ogni caso, se vuoi e quando vuoi mi piacerebbe sapere di più delle tue iniziative editoriali e di formazione. Se lo riterrai utile, sono pronto ad intervenire per promuovere gemellaggi operativi per studi e ricerche sul campo con istituzioni e/o ordini ed associazioni locali. Non Ti preoccupare per la lunghezza delle risposte (anch'io non scherzo come vedi). Bussa quando vuoi !!! Buon pomeriggio. Beppe- - - "Vitalia Murgia" ha scritto: Caro Beppe Le adunate (non sono certo l'ideale per momenti di formazione ma ci sono anche regole per farle funzionare bene) sono dovute al fatto che quando devi far muovere persone per interventi di formazione professionale obbligatoria ti scontri con una infinita' di regole ed impedimenti. Il contratto di lavoro prevede per i pediatri di famiglia 20 ore annuali obbligatorie, i temi sono scelti dalle Regioni e dai sindacati, l'organizzazione in Veneto per la terza volta e' stata affidata con convenzione annuale al Centro Studi della pediatria di famiglia che presiedo dal 1994, l'aggiornamento va fatto in orario lavorativo. Considera che quando i pediatri mancano qualcuno li deve sostituire e capisci che trovare anche solo 20 sostituti per riunirli a gruppi separati sarebbe impossibile (dove li trovi in Veneto 20 pediatri a spasso?). Allora quando ci sono le "adunate" si attiva un servizio di guardia medica per le 12 ore diurne in cui i pediatri sono impegnati (in aula per 8 ore, 10 complessive tra pasti e spostamenti dalle varie zone della provincia). I costi sono importanti ed i disagi dei pediatri e degli utenti pure percio' cerchiamo di far muovere la gente dagli studi meno possibile. Non credo riusciate ad immaginare cosa possa voler dire coordinare la formazione di 525 pediatri sparsi in tutta la regione. L'organizzazione e' molto faticosa, su base provinciale, e a me spetta la direzione scientifica del progetto ed il coordinamento didattico di tutte le edizioni provinciali e comunque mi tocca anche intervenire nel risolvere problemi organizzativi in tutte le varie realta' provinciali anche se non sarebbe un mio incarico specifico. Quest'anno il corso era sull'adolescenza: a.. 16 ore di formazione in due giornate b.. quasi 700 mega di materiale didattico su un CD che serve agli animatori per condurre le giornate e che tutti i pediatri riceveranno come hand out a fine corso (filmati, immagini, diapo power point, testi di apooggio ecc.) c.. Le sessioni iniziano in genere con un pretest di autovalutazione quando possibile anche con immagini si prosegue con lavori di gruppo o lavoro interattivo in plenaria, lezione di sintesi e discussione plenaria. In genere i corsi sono molto aprezzati nonostante la gente sia costretta a partecipare (il che non li rende teneri nei nostri confronti te lo assicuro!!) d.. Il progetto viene preparato da un gruppo di coordinamento regionale che coordino, scegliamo gli esperti di contenuto tra i piu' autorevoli nel settore ma il taglio al materiale a ed alle sessioni lo da il gruppo di metodo. Il corso viene fatto per la prima volta agli animatori di formazione della regione (50 colleghi esperti di formazione) che nel corso rinfrescano contenuti e metodologie e che poi lo ripropongono ai colleghi nelle varie province usando il materiale didattico che noi gli prepariamo. Ti copio sotto l'esempio di una sessione. Quanto all'hobby certo che e' vero per l'aspetto economico. Faccio formazione da 15 anni ma i primi soldi li ho guadagnati lo scorso anno e se dovessi vivere di formazione sarei morta di fame. Ma come impegno e' un lavoro. Infatti oltre a queste iniziative coordino un progetto di formazione su CD e a distanza sulla prevenzione in pediatria con un editore nazionale, entro breve comincero' a lavorare sempre per un CD e FAD sull'adolescenza con lo stesso editore, mi occupo di fitoterapia a livello scientifico serio ed ho progettato dei corsi d'aula gia' attivi in varie regioni e stiamo producendo un prontuario ed un CD. Devo preparare la seconda parte del corso sull'adolescenza per la regione Veneto, sono membro della commissione regionale per la formazione, responsabile nazionale della segreteria per la formazione ACP (associazione culturale pediatri 3000 iscritti in tutta Italia), referee per il Ministero per l'ECM, membro della commissione nazionale per le pari opportunita' della FNOM,ecc... Dormo poco la notte e credimi qualunque altro impegno mi porterebbe al tracollo. Ma sono molto felice per il successo della tua iniziativa te e ti auguro una grande fortuna. Scusami se mi sono dilungata ma come dice il saggio: "non fare domande perche' poi devi ascoltare le risposte" Adesso torno a visitare bambini, cosa che mi piace molto oltre a darmi da vivere. ciao Vitalia SESSIONE SCOLIOSI 4 ore Obiettivi: - eseguire un "one minute test" per la scoliosi e le specifiche manovre per la cifosi - identificare i fattori di rischio per scoliosi evolutiva - riconoscere i soggetti in cui è necessario un esame radiografico - interpretare le immagini radiografiche - identificare il metodo per controllare nel tempo i soggetti con scoliosi (clinica vs scoliometro; dati EBM) - riconoscere i soggetti in cui è necessaria una consulenza specialistica per la diagnosi, il trattamento ed il follow-up - definire i limiti e le indicazioni del trattamento non farmacologico e dare consigli sull'attività fisica e sportiva - comunicare la diagnosi in modo da evitare ricadute psicologiche a livello dell'adolescente e/o della famiglia - Autovalutazione sui fattori di rischio per scoliosi evolutiva e sul significato dei quadri osservati - Video: le manovre per riconoscere scoliosi e cifosi - discussione in grande gruppo sulle manovre semeiologiche - Lezione: deviazioni della colonna vertebrale; paramorfismi e patologie; approccio diagnostico allo studio della colonna; interpretare le immagini radiografiche- - - - - Original Message - - - - - From: "beppediliddo" Sent: Thursday, May 09, 2002 12:26 AM Subject: [lte-2002-ecm] Ogg: 2 righe per Paola e............. Domande in libertà ...........da Beppe Ciao Vitalia, Ti sento effervescente come al solito. Cosa gli avrai mai raccontato a 88 pediatri tutti insieme ? Come mai queste adunate per inteventi di formazione professionale ? Sono utili ? Si impegnano ? Davvero il tuo impegno di formazione è un hobby ? Chiedo anche a te se Ti andrebbe di capitalizzare la Tua esperienza e competenza. Senti, che dici è il caso di aprire un caso sui "germi turchi belli tosti" e sulla loro capacità di parotizzare la nostra coordinatrice ? Cordialissimi saluti. Beppe.- - - "Vitalia Murgia"ha scritto: Cara Paola Dopo la giornata d'aula rilassantissima, si fa per dire.., a gestire tutti gli 88 pediatri della provincia di Treviso sto anch'io una schifezza, davanti al computer senza sciarpa e coperta pero' ! E' pensare che la formazione la faccio per hobby (anche se ormai impegna quasi un terzo del mio tempo) e non come Beppe per lavoro. Domani in studio dalle 8 di mattina con un minimo di 40 telefonate di mamme angosciate nelle prime due ore. Il sito di farmacologia che mi hai richiesto di visitare e' un libro elettronico molto bello ma sempre libro e'. Ma secondo me i libri sono belli se fatti di carta ed i testi su CD sono comodi solo per la consultazione rapida di un dato e non per studiarci su, ergo il sito non serve per la formazione ma solo per l'informazione (lodevolissimo intento comunque se il prodotto e' di qualita' come mi pare in questo caso). auguri di rapidissima guarigione ( i germi turchi mi pare che siano belli tosti!), un caro saluto Vitalia- - - - - Original Message - - - - - From: Paola Ebranati To: Sent: Tuesday, May 07, 2002 9:41 PM Subject: Re: [lte-2002-ecm] 2 righe per Paola e.. Cara Vitalia, sto con la sciarpa e la coperta come un profugo albanese davanti al PC...pare che non sia parotite vera, ma una tonsillite fortissima combinata a una bronchite..sto una schifezza e oltretutto il lavoro non manca neanche a casa. Non si stacca mai con queste cose online! ma menomale, vi sento tutti cosi vicini e cosi cari, è un grande sollievo.. la febbre c'è ancora ma non così alta. spero di ritornare a uscire e a lavorare fra qualche giorno. Senti, volevo il tuo parere su questi casi guidati: http://www.pharmacology2000.com/Course_introduction1.htm http://www.pharmacology2000.com/index.htm e su: http://www.cardioexchange.com/CE-Clin.htm CardioExchange Clinical Cases are interactive, self-guided clinical cases presented by nationally-recognized cardiovascular specialists http://www.ket-on-line.com/ket-clin.htm Ket-On-Line Clinical Cases are interactive, self-guided clinical cases presented by nationally-recognized infectious disease specialistsThis site is designed and operated by Pharmaceutical Information Associates, Ltd, 333 N. Oxford Valley Road, Suite 404, Fairless Hills, PA 19030 USA. Phone: 215-949-0490. Contact us at http://it.groups.yahoo.com/group/lte-2002-ecm/post?protectID=029166020078146219033082190 © 1999, Pharmaceutical Information Associates, Ltd. valgono la pena? un abbraccio e grazie paola |
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Da: Mario Rotta |
Che dire di questo bel gruppo? Posso solo farvi i miei complimenti per il livello della discussione (sempre alto) e per il modo in cui si svolge (sempre all'altezza). In attesa di poter fare osservazioni più specifiche sul progetto mi limiti quindi a un piccolo contributo che ritengo possa esservi utile. La settimana scorsa a Firenze, nell'ambito del master, abbiamo dedicato un pomeriggio a due "tendenze" nella formazione in rete tra le principali applicazioni delle quali pare ci siano proprio il campo medico e paramedico. I due concetti sono: - lo "skill training" come metodologia di approccio alla formazione - il "mobile learning" come opportunità di ancorare la formazione ai contesti operativi Ovvio che non posso approfittare di un messaggio via e-mail per approfondire i due concetti. Mi limito quindi a dirvi che "skill training" è una metodologia di sviluppo di "learning objects" basati su video integrati da informazioni il cui scopo è condividere l'expertise di un operatore (un infermiere esperto in azione, un medico che opera...). Sono piccoli oggetti multimediali in cui non si presuppongono interazioni con le persone ma una sorta di "mentoring" mediato da parte dell'esperto rispetto a un ipotetico "apprendista". Può piacere o meno ma merita una riflessione. Il "mobile Learning" è invece la frontiera dell'e-learning, ovvero l'suop di dispositivi portatili (pocket PC) per fare formazione: un oggetto costruito secondo l'approccio skill training, ad esempio, potrebbe essere utilizzato nel contesto attraverso un pocket PC configurando una situazione di apprenditmento ancorato e situato che ripaga ampiamente dell'assenza di interazioni con un tutor. Anche questa è una prospettiva interessante. Ma a questo punto dovrei farvi vedere e toccare con mano qualcosa. Non potendo farlo in presenza vi rimando a un paio di siti italiani sul tema, ricordandovi che l'approccio skill training si deve a Jan Utterstrom: http://www.elearning.it/ http://www.mobilelearning.it/ Fatemi sapere (discutendone apertamente) che cosa ne pensate. Un saluto a tutti Mario Rotta |
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Da: nuovo documento |
File : /casi clinici di esempio/clinical evidence.ppt Caricato da : beppediliddo Descrizione : Presentazione beppediliddo |
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Da: Paula de Waal |
Buon giorno a tutti! Data del colloquio Questionari Chat Sitarello Jigsaw Modello di analisi del gruppo proposto da Paola Cosa ne pensi? tempo scaduto Un salutone a tutti!
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Da: beppediliddo |
Carissimi ECMini, Alcune considerazioni sul messaggio di Paula. 1. per quanto riguarda la data dell'esame, penso che il vincolo maggiore resti per Paola che arriva dal Bosforo (a proposito Anna e tu come stai per la seconda data proposta da Rotta ?) 2. A proposito dei documenti scaricati, distinguerei: la presentazione è un documento scaricabile liberamente sul sito di clinical evidence, quindi non dovrebbero esserci problemi; per quanto riguarda la dispensa è materiale distribuito ad un corso a pagamento cui ha partecipato uno dei medici che è con me nell'associazione e ritengo che opportunamente depurata delle parti che non interessano, citando la fonte e qualificandolo come esempio di buona prassi non ci dovrebbero essere problemi (anche perchè molte delle cose dette dovrebbero essre disponibili sul sito GIMBE) 3. Continuo a fornirvi i contributi che sistemo in una cartella BEPPE A più tardi. Ciao a tutti, Beppe :- )) |
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Da: nuovo documento |
File : /BEPPE - contributi/FORMAZIONE.doc Caricato da : beppediliddo Descrizione : Considerazioni generali sul progetto di formazione e sulle principali problematiche beppediliddo |
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Da: Mario Rotta |
At 20.59 09/05/02 +0200, you wrote: >allora chiediamo ufficialmente al Prof. Rotta se accetta la proposta di >vedere i questionari con le risposte pubblicate sul sitarello? (con i nomi >di chi ha risposto a cosa ça va sans dire) >OK, quindi: >Caro Prof. Rotta, immagino stia seguendo la mitraille dei msgs di questo >ultimo sprint.(la immaginiamo come figura mitologica metà uomo e metà >schermo, seguito dal PC anche nelle stanze piu' prosaicamente dedicate a >Calibaniche attività:) >dunque: è possibile per Lei ipotizzare una deviazione dal programma e >autorizzare l'upload delle risposte "collaborate"ai questionari sul nostro >sitarello? o questo crea problemi di natura burocratico-organizzativa per >il vostro team? (immagino che poi anche Voi avete dei criteri di >quantificazione del lavoro dei corsisti che prevede risposte date >individualmente...perchè anche voi poi vi riunite in Facoltà per >certificarci..vero?) >Paola Ebranati Per quello che mi riguarda non ci sono problemi. Trovo anzi che la soluzione che state elaborando sia un segnale inequivocabile di capacità di organizzazione a livello di gruppo collaborativo e del fatto che avete capito perfettamente potenzialità e vantaggi dell'interazione in rete. Solo che dovrò chiedervi di portare con voi al colloquio finale anche una stampa da allegare agli atti, poco importa se individuale o collettiva, o se in n copie. Una stampa dei questionari compilati, s'intende, per il resto (i progetti) di solito raccolgo tutto io in forma elettronica per selezionare poi cosa inserire il prossimo anno tra i materiali di partenza dei nuovi corsisti. Un saluto Mario Rotta |
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Da: Anna Fata |
Ottenuto l'assenso del Prof. Rotta alle risposte "collaborate" e dato che (perdonatemi, non potevo sapere, non se ne era ancora parlato il 2 maggio ..), che avevo già spedito in segreteria le mie il 2 maggio scorso, le deposito in yahoo? Le spedisco a te, Paola? Per la data dell'esame, io rimango 'ancorata' al 3 giugno, il 22 non mi è proprio possibile ... A proposito, e qui mi rivolgo al prof. Rotta, è possibile avere indicazioni più precise sul'orario, perché sul dossier ricordo che c'era scritto 9.30-13.00/14.00-19.00, almeno sapere se, orientativamente, si sarà interrogati al mattino o al pomeriggio ... Dalla segreteria ancora nessuna comunicazione .... Cari saluti Anna |
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Da: Vitalia Murgia |
Cara Paola Sono contenta che sia possibile collaborare nella risposta ai questionari e sono convinta anche io che servira' a cementare ancora di piu' i rapporti collaborativi all'interno del nostro"bel gruppo". A proposito di questo sono a tua disposizione perche' mi dica di quale delle unita' di domande preferisci che mi occupi o se vuoi affidarmi qualunque altro compito (non ricamo e cucito dove sono negata anche perche' " sono cecata" come vi ho gia' detto in altro messaggio). Spero che ti sia possibile farmelo sapere entro domani mattina perche' conto di usare tutto il tempo libero di sabato e domenica per questa attivita'. grazie, ciao Vitalia - - - - - Original Message - - - - - From: "Mario Rotta" Sent: Friday, May 10, 2002 12:37 PM Subject: Re: [lte-2002-ecm] richiesta ufficiale al Prof. Rotta At 20.59 09/05/02 +0200, you wrote: >allora chiediamo ufficialmente al Prof. Rotta se accetta la proposta di >vedere i questionari con le risposte pubblicate sul sitarello? (con i nomi >di chi ha risposto a cosa ça va sans dire) >OK, quindi: >Caro Prof. Rotta, immagino stia seguendo la mitraille dei msgs di questo >ultimo sprint.(la immaginiamo come figura mitologica metà uomo e metà >schermo, seguito dal PC anche nelle stanze piu' prosaicamente dedicate a >Calibaniche attività:) >dunque: è possibile per Lei ipotizzare una deviazione dal programma e >autorizzare l'upload delle risposte "collaborate"ai questionari sul nostro >sitarello? o questo crea problemi di natura burocratico-organizzativa per >il vostro team? (immagino che poi anche Voi avete dei criteri di >quantificazione del lavoro dei corsisti che prevede risposte date >individualmente...perchè anche voi poi vi riunite in Facoltà per >certificarci..vero?) >Paola Ebranati Per quello che mi riguarda non ci sono problemi. Trovo anzi che la soluzione che state elaborando sia un segnale inequivocabile di capacità di organizzazione a livello di gruppo collaborativo e del fatto che avete capito perfettamente potenzialità e vantaggi dell'interazione in rete. Solo che dovrò chiedervi di portare con voi al colloquio finale anche una stampa da allegare agli atti, poco importa se individuale o collettiva, o se in n copie. Una stampa dei questionari compilati, s'intende, per il resto (i progetti) di solito raccolgo tutto io in forma elettronica per selezionare poi cosa inserire il prossimo anno tra i materiali di partenza dei nuovi corsisti. Un saluto Mario Rotta |
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Da: Paula de Waal |
Ciao Beppe! Ti faccio un po in ritardo gli auguri per il tuo progetto
ebv!
Va benissimo fare riferimento ai materiali via link, ma secondo le leggi attuali non possiamo copiarli nel nostro sito. Quindi la soluzione di citare la fonte per il materiale stampato come hai suggerito (un po depurato e magari anche commentato), va benissimo. Ci manca solo l'indirizzo web del ppt. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Sono contenta che Rotta ci abbia permesso di relizzare i questionari in modo collaborativo! Come procediamo? Paula
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Da: Vitalia Murgia |
Carissimi
Sono andata a vedere i siti suggeriti dal prof. Rotta nel suo messaggio
(grazie al Prof. delle belle parole per il nostro gruppo che mi sembra
molto bello anche nella sua "umana partecipazione").
Ho visto gli esempi riportati di skill training, purtroppo non c'e'
un percorso demo completo ed il mio tentativo di scaricare i vari
filmati e testi con i link ha portato alla solita frustrante risposta
"impossibile scaricare la pagina" e quelli di "mobile learning". Ho
pero' ordinato via e-mail materiale che offrono in visione speriamo
siano veloci. Vi ho tradotto quanto riportato sul sito:
Cos'e' lo skill training:
Una nuova metodologia di training studiata per produrre lezioni efficaci
a basso costo che possono essere distribuite su CD ROM o via Web ( o
via mobile training aggiungo io, che ho visto anche l'altro sito )
E' basata su un processo di sviluppo semplificato e un insieme
di strumenti preimpostati per lo sviluppo del materiale didattico da
parte degli autori.
Viene definita come una alternativa emergente al Computer based training.
Puo' essere sviluppata velocemente, con facilita' e con un buon rapporto
costi -efficacia, tagliando tempi e costi di produzione.
Obiettivi dello Skill Training:
L'obiettivo e' di catturare abilita' acquisite dagli operatori
piu' accreditati di un settore per trasferirli ad altri operatori. Questo
obiettivo viene raggiunto focalizzando testo, filmati e diagrammi sugli
argomenti : l'interazione con i media ha dimostrato di essere altamente
efficace nel far ritenere le conoscenze.
La nascita del primo skill training ha luogo nel 1993 alla fabbrica
della Boeing. La prima lezione fu sviluppata in un decimo del tempo
stimato. in questo modo il metodo dimostro' di essere uno strumento
significativo per abbassare i costi ed aprire nello stesso tempo nuove
opportunita' di training.
Negli USA la sua espansione attuale interessa tutti i tipi di attivita',
agenzie governative e servizi militari.
Il processo di sviluppo di uno skill training:
Un semplice percorso in sei passaggi puo' essere usato per sviluppare
un modulo di Skill training:
1) Riunire un piccolo gruppo di persone
2) Definire un programma di sviluppo
3) Definire i contenuti del corso
4) Sviluppare ed assemblare
5) Validare i contenuti
6) Rilasciare la lezione
Benefici dello Skill training:
Riduce il tempo di sviluppo del progetto
Riduce il numero di professionisti coinvolti
Riduce i costi
Accelera i tempi di preparazione della lezione
Maggiore credibilita' dei contenuti
Migliore ritenzione dei contenuti
Il sito offre in vendita due programmi: Asymetrix Assistant e Asymetrix
Instructor strumenti di authoring che servono a sviluppare dei corsi
di skill training "fai da te".
Commento derivante dalla mia esperienza di sviluppo dei CD con il
Centro Scientifico Editore di Torino:
la metodologia seguita e' quella dello skill training perche' ne
segue la filosofia ed il progetto generale. Il primo CD sara' sull'oculistica
ed ho gia' preparato tesi, filmati ed immagini insieme ad un oculista
di Padova di chiara fama. Usero' quanto tradotto dal sito per
trasmettervi le mie considerazioni su questa metodologia:
Obiettivi dello Skill Training : nel mio caso abbiamo catturato
abilita' acquisite da un esperto molto accreditato in
campo di prevenzione in differenti argomenti per trasferirle
ai pediatri di famiglia. Ovviamente abbiamo definito gli obiettivi
didattici sulla base dei compiti professionali dei discenti e tutte
le manovre suggerite per fare prevenzione sono accompagnate da filmati
per manovre dinamiche o da immagini se si tratta di manovre statiche.
Il materiale e' diviso in unita' didattiche ed il testo e' accompagnato
sempre da un commento vocale. Vi sono anche unita' di richiamo di
contenuti.
E adesso sulla base della mia esperienza ecco cosa mi sembra
piu' realistico affermare su quanto dice il sito sui sei punti
di sviluppo dello skill training:
Il processo di sviluppo di uno skill training:
1) Riunire un piccolo gruppo di persone ( e' giusto che si
sia in pochi perche' si e' piu' operativi ma attenti alla scelta delle
persone perche' in un piccolo gruppo un singolo elemento "sluggisch"
e cioe' prigo, indolente, puo' portare ad enormi ritardi o fallimenti.
Deve essere sempre presente un esperto della materia, una persona
esperta di formazione che faccia lo stesso lavoro dei discenti a cui
e' riferito il corso e questo e' indispensabile perche' il corso sia
davvero aderente alle necessita' di training ed un esperto di metodo)
2) Definire un programma di sviluppo
3) Definire i contenuti del corso
4) Sviluppare ed assemblare
5) Validare i contenuti (sempre sottoporre il prodotto prima di
licenziarlo a dun gruppo di operatori del settore che lo testano)
6) Rilasciare la lezione
Benefici dello Skill training:
1)Riduce il tempo di sviluppo del progetto (non sono convinta che questo
punto sia valido per tutti i contesti forse perche' loro
valutano i tempi di una singola unita' didattica ed io considero la
fatica che ci e' voluta per realizzare un intero modulo composto di
13 unita'. Inoltre gli esempi che loro riferiscono vertono su
problemi tecnici quali lo sviluppo di reti informatiche ed io
invece mi occupo di malattie e bambini. Vi garantisco che realizzare
i filmati su bambini con una certa patologia per far vedere quale
sia la manovra da fare e quale il suo esito in presenza
di un determinato difetto non e' stato facile. Sia io che l'esperto
di contenuti quando l'editor del progetto ci chiedeva determinate
immagini e/o filmati su alcune sessioni che avevamo preparato protestavamo
dicendo che non esiste un supermercato dei bambini con patologie particolari
a cui attingere a nostro piacimento. per trovarle e filmarle o fotografarle
ci e' voluto tanto tempo)
2)Riduce il numero di professionisti coinvolti (si ma tenendo conto
di quanto ho detto sopra sul piccolo team)
3)Riduce i costi ( anche qui solo se si pagano poco o niente gli
autori come si e' sempre fatto nel campo della formazione, non se
finalmente si capisse che autori pagati bene sono invogliati a produrre
buon materiale)
4)Accelera i tempi di preparazione della lezione (vedi commento
sopra)
5)Maggiore credibilita' dei contenuti (Si se il team degli autori
e' ben costruito)
6)Migliore ritenzione dei contenuti ( si se il progetto e' pensato
con i criteri che abbiamo gia' visto per i casi didattici: obiettivi
ben definiti, target definito, definizione esatta dei compiti
professionali del target, rispetto dell'esatto timing del percorso
di apprendimento suggerito, ecc)
Il sito sul "Mobile learning" e' gia' in italiano e merita di essere
visitato, posso intanto dirvi che funziona come " un
assistente di formazione " cioe' un percorso corretto di tecniche descritte
e di abilita' che ci si puo' portare con se' in ogni situazione perche'
contenute nel classico PC palmare.
Certo che avere in tasca un supporto che mi fa vedere la sequenza
di passaggi che devo fare per eseguire una manovra puo' essere molto utile
tra l'altro vedendo il pocket PC mi sono venute subito in
mente altre opportunita' di sviluppo del materiale dei miei CD. (come
vedete mi lamento che sono troppo occupata e poi mi faccio entusiasmare
dalle tecnologie e ci casco sempre a pensare di assumermi altre incombenze!!)
scusate di questo lunghissimo contributo che spero vi possa essere
utile
un caro saluto
Vitalia
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Da: nuovo documento |
File : /BEPPE - contributi/FORMAZIONE IN AULA.doc Caricato da : beppediliddo Descrizione : considerazioni su lezione in aula e domande sul tema beppediliddo |
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Da: marmoreit |
- - -Grazie Vitalia per la traduzione e per tutto il lavoro che hai fatto. Buonasera Manuela "Vitalia Murgia" ha scritto: Carissimi Sono andata a vedere i siti suggeriti dal prof. Rotta nel suo messaggio (grazie al Prof. delle belle parole per il nostro gruppo che mi sembra molto bello anche nella sua "umana partecipazione"). Ho visto gli esempi riportati di skill training, purtroppo non c'e' un percorso demo completo ed il mio tentativo di scaricare i vari filmati e testi con i link ha portato alla solita frustrante risposta "impossibile scaricare la pagina" e quelli di "mobile learning". Ho pero' ordinato via e-mail materiale che offrono in visione speriamo siano veloci. Vi ho tradotto quanto riportato sul sito: Cos'e' lo skill training: Una nuova metodologia di training studiata per produrre lezioni efficaci a basso costo che possono essere distribuite su CD ROM o via Web ( o via mobile training aggiungo io, che ho visto anche l'altro sito ) E' basata su un processo di sviluppo semplificato e un insieme di strumenti preimpostati per lo sviluppo del materiale didattico da parte degli autori. Viene definita come una alternativa emergente al Computer based training. Puo' essere sviluppata velocemente, con facilita' e con un buon rapporto costi -efficacia, tagliando tempi e costi di produzione. Obiettivi dello Skill Training: L'obiettivo e' di catturare abilita' acquisite dagli operatori piu' accreditati di un settore per trasferirli ad altri operatori. Questo obiettivo viene raggiunto focalizzando testo, filmati e diagrammi sugli argomenti : l'interazione con i media ha dimostrato di essere altamente efficace nel far ritenere le conoscenze. La nascita del primo skill training ha luogo nel 1993 alla fabbrica della Boeing. La prima lezione fu sviluppata in un decimo del tempo stimato. in questo modo il metodo dimostro' di essere uno strumento significativo per abbassare i costi ed aprire nello stesso tempo nuove opportunita' di training. Negli USA la sua espansione attuale interessa tutti i tipi di attivita', agenzie governative e servizi militari. Il processo di sviluppo di uno skill training: Un semplice percorso in sei passaggi puo' essere usato per sviluppare un modulo di Skill training: 1) Riunire un piccolo gruppo di persone 2) Definire un programma di sviluppo 3) Definire i contenuti del corso 4) Sviluppare ed assemblare 5) Validare i contenuti 6) Rilasciare la lezione Benefici dello Skill training: Riduce il tempo di sviluppo del progetto Riduce il numero di professionisti coinvolti Riduce i costi Accelera i tempi di preparazione della lezione Maggiore credibilita' dei contenuti Migliore ritenzione dei contenuti Il sito offre in vendita due programmi: Asymetrix Assistant e Asymetrix Instructor strumenti di authoring che servono a sviluppare dei corsi di skill training "fai da te". Commento derivante dalla mia esperienza di sviluppo dei CD con il Centro Scientifico Editore di Torino: la metodologia seguita e' quella dello skill training perche' ne segue la filosofia ed il progetto generale. Il primo CD sara' sull'oculistica ed ho gia' preparato tesi, filmati ed immagini insieme ad un oculista di Padova di chiara fama. Usero' quanto tradotto dal sito per trasmettervi le mie considerazioni su questa metodologia: Obiettivi dello Skill Training : nel mio caso abbiamo catturato abilita' acquisite da un esperto molto accreditato in campo di prevenzione in differenti argomenti per trasferirle ai pediatri di famiglia. Ovviamente abbiamo definito gli obiettivi didattici sulla base dei compiti professionali dei discenti e tutte le manovre suggerite per fare prevenzione sono accompagnate da filmati per manovre dinamiche o da immagini se si tratta di manovre statiche. Il materiale e' diviso in unita' didattiche ed il testo e' accompagnato sempre da un commento vocale. Vi sono anche unita' di richiamo di contenuti. E adesso sulla base della mia esperienza ecco cosa mi sembra piu' realistico affermare su quanto dice il sito sui sei punti di sviluppo dello skill training: Il processo di sviluppo di uno skill training: 1) Riunire un piccolo gruppo di persone ( e' giusto che si sia in pochi perche' si e' piu' operativi ma attenti alla scelta delle persone perche' in un piccolo gruppo un singolo elemento "sluggisch" e cioe' prigo, indolente, puo' portare ad enormi ritardi o fallimenti. Deve essere sempre presente un esperto della materia, una persona esperta di formazione che faccia lo stesso lavoro dei discenti a cui e' riferito il corso e questo e' indispensabile perche' il corso sia davvero aderente alle necessita' di training ed un esperto di metodo) 2) Definire un programma di sviluppo 3) Definire i contenuti del corso 4) Sviluppare ed assemblare 5) Validare i contenuti (sempre sottoporre il prodotto prima di licenziarlo a dun gruppo di operatori del settore che lo testano) 6) Rilasciare la lezione Benefici dello Skill training: 1)Riduce il tempo di sviluppo del progetto (non sono convinta che questo punto sia valido per tutti i contesti forse perche' loro valutano i tempi di una singola unita' didattica ed io considero la fatica che ci e' voluta per realizzare un intero modulo composto di 13 unita'. Inoltre gli esempi che loro riferiscono vertono su problemi tecnici quali lo sviluppo di reti informatiche ed io invece mi occupo di malattie e bambini. Vi garantisco che realizzare i filmati su bambini con una certa patologia per far vedere quale sia la manovra da fare e quale il suo esito in presenza di un determinato difetto non e' stato facile. Sia io che l'esperto di contenuti quando l'editor del progetto ci chiedeva determinate immagini e/o filmati su alcune sessioni che avevamo preparato protestavamo dicendo che non esiste un supermercato dei bambini con patologie particolari a cui attingere a nostro piacimento. per trovarle e filmarle o fotografarle ci e' voluto tanto tempo) 2)Riduce il numero di professionisti coinvolti (si ma tenendo conto di quanto ho detto sopra sul piccolo team) 3)Riduce i costi ( anche qui solo se si pagano poco o niente gli autori come si e' sempre fatto nel campo della formazione, non se finalmente si capisse che autori pagati bene sono invogliati a produrre buon materiale) 4)Accelera i tempi di preparazione della lezione (vedi commento sopra) 5)Maggiore credibilita' dei contenuti (Si se il team degli autori e' ben costruito) 6)Migliore ritenzione dei contenuti ( si se il progetto e' pensato con i criteri che abbiamo gia' visto per i casi didattici: obiettivi ben definiti, target definito, definizione esatta dei compiti professionali del target, rispetto dell'esatto timing del percorso di apprendimento suggerito, ecc) Il sito sul "Mobile learning" e' gia' in italiano e merita di essere visitato, posso intanto dirvi che funziona come " un assistente di formazione " cioe' un percorso corretto di tecniche descritte e di abilita' che ci si puo' portare con se' in ogni situazione perche' contenute nel classico PC palmare. Certo che avere in tasca un supporto che mi fa vedere la sequenza di passaggi che devo fare per eseguire una manovra puo' essere molto utile tra l'altro vedendo il pocket PC mi sono venute subito in mente altre opportunita' di sviluppo del materiale dei miei CD. (come vedete mi lamento che sono troppo occupata e poi mi faccio entusiasmare dalle tecnologie e ci casco sempre a pensare di assumermi altre incombenze!!) scusate di questo lunghissimo contributo che spero vi possa essere utile un caro saluto Vitalia- - - - - Original Message - - - - - From: "Mario Rotta" |