Utilizzo del caso didattico per la formazione ECM in un ambiente di apprendimento online
Università degli Studi di Firenze - LTE - Corso di Perfezionamento 2001-2002, area 4 - Tutor: Prof. M.Rotta
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Argomento: Casi, Problemi e Strategie Didattiche - Overview e risorse web
 

 

Casi, Problemi e Strategie Didattiche

Paula de Waal

OVERVIEW

La questione basica che orienta la nostra discussione è come progettare ambienti e attività didattiche mediate dalla rete che supportino l’apprendimento a distanza in contesto ECM. Il percorso selezionato – l’apprendimento basato su casi – interessa anche altre discipline e contesti e comprende una vasta scelta di metodologie e strategie didattiche come lo studio di casi, giochi di ruolo, simulazione, discussioni, pratiche collaborative e progettuali.

La definizione concettuale di “caso” e i descrittori di un “buon caso”, cambiano sensibilmente in funzione della cornice teorica specifica e degli obbiettivi didattici / processi cognitivi coinvolti: capacità di analisi, ragionamento critico, logica relazionale, pensiero narrativo.

Considerando gli aspetti trasversali agli approcci teorici più diffusi nel contesto della Medical Education, come il  il Case-based Instruction (cbi) ed il Problem-based Learning (pbl), si può stabilire che un Caso è una storia reale o verosimile elaborata in formati compatibili con strategie didattiche che favoriscono l’apprendimento attivo. In questo quadro, il caso può essere configurato come:

A-     Il racconto di un problema della vita reale a partire dal quale si inizia un processo di costruzione di conoscenze, con successiva discussione, analisi e acquisizione di schemi mentali. Il racconto è caratterizzato dalla completezza delle informazioni e solitamente comprende anche la soluzione del problema.

B-      La presentazione di una situazione problematica reale o verosimile che richiede l’elaborazione di una soluzione o ipotesi progettuale. I casi/problemi sono tipicamente complessi ed l’informazione incompleta ( ill-structured problems ). La soluzione del problema richiede più informazioni di quelle disponibili e nella misura in cui si ottengono nuove informazioni, il problema cambia.

Nei percorsi didattici basati sui formati tipici del PBL, le attività principali si svolgono in gruppi , il maestro assume il ruolo di facilitatore e l’esperienza punta su alti livelli di interattività tra i soggetti e sulla condivisione di conoscenza. L’obbiettivo didattico centrale è lo sviluppo del pensiero associativo in forme rilevanti, relazionali e riconfigurabili.

Nella progettazione di ambienti collaborativi ed altre attività on-line associate al PBL,

l’impegno degli attori in termini di tempo di apprendimento e di carico cognitivo (cognitive load) sono fattori che invitano spesso alla revisione delle strategie didattiche. Possiamo distinguere almeno 4 linee di discussione diverse che riguardano la revisione del “case-method” in attività didattiche mediate dalla rete:

1-       La riduzione del carico cognitivo ( e della durata delle attività ) con l’utilizzo di casi/ problemi meno aperti, concentrando la discussione intorno ad  un unico topico, senza la generazione di ipotesi multiple e la riduzione del volume di informazioni addizionali necessari alla risoluzione dei problemi.

2-       La valorizzazione delle attività di ricerca investigativa, con la presentazione di evidenze in sostituzione alla storia/problema preconfigurato, e la definizione del problema stesso come uno degli obbiettivi da raggiungere (problem posing).

3-       Il disegno di attività alternative alla discussione in gruppo, che possano favorire ugualmente(?) la visione sistemica e/o poliprospetica, tipicamente la costruzione di ipertesti , mappe concettuali e database.

4-       Percorsi di risoluzione “guidata” dei casi/problemi espressi in una sequenza di attività  che ora esplicitano gli aspetti rilevanti da considerare, ora simulano situazioni decisionali configurate in termini di scelta tra alcune ipotesi o soluzioni predefinite.

L’efficacia di queste strategie rimane un problema aperto.

RISORSE  WEB

Punti di partenza consigliati per la consultazione di “paper” (in inglese) sugli argomenti associati al tema della nostra ricerca:

1. Medical Computing Today

Peer-review journal specializzato nella pubblicazione di informazioni sulle risorse tecnologiche  indirizzate ai medici ed altri professionisti della sanità:

Sezione dedicata alla Medical Education ed alla ECM online.

http://www.medicalcomputingtoday.com/me.html [10/04/2002 22.27.05]

2. Medical Education Online
Repository di pubblicazioni sull’educazione in ambito medico- sanitario e risorse didattiche  specifiche del settore.

I seguenti articoli meritano l’attenzione:

“The Development of a Collaborative Distance Learning Program to Facilitate Pediatric Problem-based Learning”

http://www.med-ed-online.org/t0000008.htm [08/04/2002 17.22.05]

“Negotiating the Maze: Case based, Collaborative Distance Learning in Dentistry”

http://www.med-ed-online.org/t0000019.htm [08/04/2002 17.28.02]

3. The Current Status of Online Continuing Medical Education
Osservatorio dell’offerta di percorsi didattici certificati nel campo della ECM online elaborato da Bernard Sklar. Il materiale pubblicato comprende un vasto database, costantemente aggiornato, che descrive accuratamente l’offerta di circa 200 siti americani specializzati:

La lista completa

http://www.cmelist.com/list.htm

I dati statistici ( presentazioni Powerpoint)

http://www.cmelist.com/slideshows/